Decine di migliaia di persone manifestano a Roma contro i neofascisti

Decine di migliaia di membri del sindacato e altri italiani si sono riuniti a Roma per lottare contro il fascismo crescente sabato, una settimana dopo che estremisti di destra hanno fatto irruzione nella sede della più potente confederazione sindacale italiana per protestare contro l’obbligo di certificazione COVID-19 per i luoghi di lavoro.

Il capo della confederazione sindacale CGIL, Maurizio Landini, ha guidato la protesta con altri leader del lavoro sotto lo slogan: “Mai più fascismo”.

Secondo gli organizzatori, la folla radunata davanti alla basilica di San Giovanni in Laterano per la protesta era di 100.000 persone,

Alcuni partecipanti hanno sventolato bandiere con la scritta “Si Vax”, una risposta diretta ai manifestanti armati di bastoni e barre di metallo che hanno distrutto la sede della CGIL a Roma il 9 ottobre.

Protestavano contro una disposizione del governo, entrata in vigore venerdì, che impone la prova della vaccinazione, un test negativo entro 48 ore o la prova di essere guariti dal COVID-19 per accedere ai posti di lavoro.

Decine di migliaia di membri del sindacato e altri italiani si sono riuniti a Roma per lottare contro il fascismo crescente sabato, una settimana dopo che gli estremisti di destra hanno fatto irruzione nella sede della più potente confederazione italiana del lavoro mentre protestavano contro l’obbligo di certificazione COVID-19 per i luoghi di lavoro.

Il capo della confederazione sindacale CGIL, Maurizio Landini, ha guidato la protesta con altri leader del lavoro sotto lo slogan: “Mai più fascismo”.

Secondo gli organizzatori, la folla radunata davanti alla basilica di San Giovanni in Laterano per la protesta era di 100.000 persone,

Alcuni partecipanti hanno sventolato bandiere con la scritta “Si Vax”, una risposta diretta ai manifestanti armati di bastoni e barre di metallo che hanno distrutto la sede della CGIL a Roma il 9 ottobre.

Leader dell’estrema destra arrestati durante una grande protesta in Italia sui pass COVID
Protestavano contro una disposizione del governo, entrata in vigore venerdì, che impone la prova della vaccinazione, un test negativo entro 48 ore o la prova di essere guariti dal COVID-19 per accedere ai posti di lavoro.

Landini, segretario generale della CGIL, ha paragonato l’assalto alla sede del sindacato agli attacchi del 1921 del neonato partito fascista contro gli organizzatori del sindacato. Il leader fascista Benito Mussolini salì al potere l’anno successivo e successivamente portò l’Italia nella seconda guerra mondiale come alleato della Germania nazista.

Landini ha detto che la manifestazione di sabato era intesa come “una dimostrazione che difende la democrazia per tutti. Questo è il tema”.

Il capo del sindacato della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CISL), Luigi Sbarra, ha detto che un attacco contro i sindacati guidato dal partito di estrema destra Forza Nuova “ha reso l’unica scelta di essere qui, uniti contro ogni tipo di fascismo”. Ha chiesto il rapido scioglimento del partito da parte delle autorità italiane.